Quelli con le magliette blu sono tornati!

Giglio 2023 un gradito ritorno

di Francesco Parisi

Quando ritorni in un luogo, e se ritorni è perché ti eri trovato bene, iniziano i paragoni con la volta precedente; le tue valutazioni però sono più severe: manca l’effetto sorpresa ed è solo se l’esame viene superato che quel luogo verrà conservato tra i ricordi più belli.

Ebbene sì, l’Isola del Giglio, sede della gita di fine corso 2023, ha superato questo esame e si conferma all’ altezza della propria fama.

Dopo una “rilassante” notte in pullman, alle 8 del 16 giugno il “gruppone” ASTIBLU sbarca sull’isola e si ricongiunge con i temerari del giorno prima; totale 68 persone!!
Perfino gli isolani ricordano il gruppo, una signora di un negozio dopo il nostro passaggio dice rivolta ad una vicina: ”Sono quelli con le magliette blu… sono tornati…”
L’entusiasmo è alle stelle, si scaricano le attrezzature al Diving, si fa colazione… l’avventura ha inizio.

Le giornate sono scandite dal ritmo delle uscite in mare con la barca o da terra, i piani barca stabiliscono gli orari di uscita, il tempo è splendido il mare anche, la qualità dello staff del Diving è all’altezza del compito.

Nella foto un ritratto del Presidente impegnato nel lancio dell’ancora sotto la supervisione del Direttore dei corsi (perché tengo la cima? Non vorrei mai che il presidente si “calasse” con l’ancora…)

Gli accompagnatori non rimangono inattivi e utilizzano le giornate camminando alla scoperta dell’isola.
Dopo le immersioni il centro di attrazione si sposta nei locali dell’isola per l’aperitivo di rito, i gruppi si mescolano, si raccontano storie di mare.

Anche durante le cene al “Saraceno” si perpetuano le tradizioni, una delle più note è la ricorrenza del compleanno del Presidente “EMERITO” (come il vaticano anche l’ASTIBLU ha un presidente EMERITO!!)
Lui adora festeggiare il proprio compleanno affidandosi al buon cuore dello Staff, che ogni volta lo ripaga con interessanti “regali”: quest’anno si è trattato di un originale tatuaggio avente come base il logo CMAS.

Immersioni, tuffi in apnea, risate e buona compagnia; alla prossima, Isola del Giglio!

Essere tecnico allenatore ti porta a vivere in maniera indiretta le ansie, le emozioni, le gioie e le delusioni dei atleti che alleni. Sei li a bordo vasca a trattenere il respiro e a rivivere quell’esperienza immedesimandoti per un istante con l’atleta che hai allenato, seguito, istruito, fatto crescere.
A volte, però, ti viene voglia di riprendere le pinne e salire in pedana a ripercorrere quelle emozioni di anni fa, a metterti alla prova, a sentirti ancora vivo ed attivo nella tua passione, nel tuo sport.
L’apnea è uno di quei rari sport che ti permettono di farlo anche se sei avanti con gli anni.

Atleti dell’ASTIBLU al Campionato Italiano Primaverile di Apnea Dinamica con Attrezzi 2023

Dovendo andare a Verona ad accompagnare le nostre atlete per il Campionato Italiano Primaverile di Apnea Dinamica, ho voluto rispolverare la mia vecchia monopinna e di ritornare in vasca, di rimettermi in gioco.
Mi ha appoggiato a questa scelta Andrea, il nostro Presidente. Mi disse: “Luca, partecipa, dai l’esempio che lo sport non è solo vincere, ma esserci, provarci, tentare e divertirsi.

Così dopo circa 8 anni mi sono iscritto alla gara. Salire in quella pedana, aspettando il Top Time ovvero l’inizio della prestazione mi fatto ricordare le emozioni passate, malgrado una passata e breve esperienza in quel momento avevo “il cuore a mille”, ero emozionato e anche un po’ spaventato. Avevo paura di non farcela, di fare una brutta figura, ma il vedere le mie atlete che mi facevano il tifo mi ha tranquillizzato e al Top Time sono partito.
Nel momento che metto la testa sott’acqua succede una cosa strana, tutte le ansie, tutte le paure, tutti i pensieri svaniscono, sono solo io con me stesso. Facendo l’apnea dinamica passi per delle fasi, la prima è di silenzio e solitudine, sei li che sei partito e ti aspettano i metri davanti. Personalmente cerco di muovermi con tecnica, facendo il movimento più preciso possibile. La seconda fase è di sofferenza, l’anidride carbonica si fa sentire e il corpo si ribella ad essa. E’ un momento duro, di difficoltà, è quello dove ti giochi la gara, basta se sei distratto, se hai pensieri negativi, se non credi in te stesso, allora cedi, rinunci. In quel momento cerco di rilassarmi, rallento il ritmo, cerco di stendermi, mi concentro sul movimento, mi rassicuro ricordandomi gli sforzi fatti negli allenamenti precedenti. Questa fase mi si verifica dopo i 50 mt. Poi giro il muro dei 75 mt. nel momento di maggior sofferenza, infatti sbaglio la virata che mi sbilancia, ma dopo poco tutto passa, il corpo si rilassa. Inizia la terza fase, recepisco nuove sensazioni. Scherzando dico che vedo i puffi salutarmi, invece negli altri atleti c’è chi parla con la loro defunta nonna, chi vede la luce, chi … insomma si sta in uno stato surreale, quasi psichedelico. Sai che stai camminando per un filo e un non nulla ti fa cadere nell’oblio, nel black out. Non ricordando fino a che punto potevo andare avanti decido di emergere, il muro dei miei sogni, i 100mt., non è così lontano, ma scelgo di smettere, di risalire. Sarà un altro giorno che lo raggiungerò.
Appena sono con la testa fuori dell’acqua, ritornano i rumori e l’ossigeno. Ti concentri a respirare, a riprendere la respirazione, fai ok al giudice e aspetti il verdetto di conformità. Cartellino bianco, prestazione conforme, è fatta.
Questa prestazione mi ha portato a 86,13 mt, in poche parole era la misura che avevo 8 anni fa, sembra che il tempo non sia passato.
Esco dall’acqua felice e soddisfatto. Certo non portiamo nessuna medaglia, ma lo sport ci insegna che come c’è un vincente, c’è anche un perdente che ha la stessa passione ed ha messo lo stesso impegno. L’importante è che alla fine, caparbi, continuiamo sui nostri obiettivi e le nostre ambizioni. Una volta dissi ad un atleta, noi dobbiamo imparare a perdere per poter vincere.
Malgrado nessun podio, la pioggia che ci ha accompagnato, il viaggio lungo, la stanchezza, abbiamo fatto testimonianza nei campionati, chi più e chi meno ha raggiunto i suoi obiettivi, siamo stati insieme e ci siamo divertiti: siamo tornati ad Asti felici e possiamo dire che è stata una bellissima giornata.
Prossima tappa Lodi.

Si riparte con la nuova stagione.

Domenica 25 Settembre presso il ristorante “La Fertè “ dalle ore 19,30 ci sarà la consegna dei brevetti e la presentazione della nuova stagione 2022-23.
Sarà offerto aperitivo a tutti i partecipanti.

Sono invitati tutti i soci, parenti e amici e tutti quelli a cui interessa conoscere la nostra società e le nostre iniziative!

Nizza è Sport

Col nostro stand a Nizza M.to ci saremo per Sport in Piazza per presentare le nostre attività e corsi. Dai grandi ai piccini.

La nostra non è solo un’associazione sportiva che fa corsi ed allenamenti ma soprattutto un gruppo di amici, che organizzano le uscite al mare, le gite, le gare, le serate, le feste.